Spettri di progetto: una rivisitazione critica (terremoti e unicorni)

Autori

  • Gian Michele Calvi Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica (Eucentre) e Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia (IUSS)

Abstract

Sismologi ed ingegneri hanno lavorato per decenni al perfezionamento degli spettri di progetto, analizzando registrazioni di segnali e riflettendo su aspetti probabilistici. Questo intenso lavoro di ricerca ha prodotto numerosi sviluppi, per esempio suggerendo di adottare più di un periodo per definire una forma spettrale, o proponendo correzioni in funzione del periodo di ritorno del parametro che definisce la pericolosità sismica. Tuttavia, l’assunto di base di adottare tre criteri fondamentali – accelerazione costante a bassi periodi, spostamento costante per periodi lunghi, velocità costante nell’intervallo di periodi intermedi – non è mai stato veramente messo in discussione. In questo articolo le basi dell’ipotesi di velocità costante nell’intervallo di periodi intermedi sono messe in discussione e viene mostrato come possano essere opinabili e non abbiano un reale fondamento fisico. Viene mostrato come forme spettrali basate su differenti logiche siano potenzialmente coerenti con le evidenze sperimentali e come possano portare a notevoli differenze in termini di domanda in spostamento ed in accelerazione per periodi che caratterizzano gran parte delle strutture. In questo contesto, lo sviluppo storico degli spettri di progetto, lineari e non lineari, viene ripercorso criticamente, proponendo numerosi spunti di discussione.

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Pubblicato

2017-04-20

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Articoli