Danni riscontrati nel Maceratese dopo il Sisma del 2016

Autori

  • Lorenzo Longhi Funzionario Ufficio Autorizzazioni Sismiche Comune di Bologna, Membro Commissione Sismica Regione Lombardia, Coordinatore Commissione Strutture Ordine Ingegneri Provincia di Bologna

Abstract

I terremoti del centro Italia del 2016 hanno colpito una zona molto vasta, interessando direttamente le regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. L’area dell’Appennino centrale è sempre stata soggetta a forti terremoti, che hanno direttamente influenzato le modalità costruttive rinvenibili in loco. Duranti i sopralluoghi condotti nel Maceratese sono stati riscontrati i danni tipici delle strutture in muratura e in calcestruzzo non progettate per resistere a forti terremoti, ed è stata direttamente verificata in loco l’efficacia della maggior parte degli interventi presi dopo il sisma del 1997 in Umbria, accorgimenti che hanno permesso di evitare il collasso di edifici limitandone il danno, che altrimenti sarebbe stato disastroso. Nell’articolo viene presentato in dettaglio il tipico quadro di danneggiamento, riscontrato durante le verifiche di agibilità post-sisma con schede AEDES effettuate dall’autore nel Comune di Pievebovigliana e viene affrontata una prima riflessione sui possibili effetti degli interventi raccomandati dal Decreto Ministeriale del MIT n° 65 del 07 Marzo 2017 cosiddetto “Sismabonus”.

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Pubblicato

2017-10-04

Fascicolo

Sezione

Articoli