Primi passi verso la valutazione della vulnerabilità sismica tramite strumenti di telerilevamento

Autori

  • D. Polli
  • F. Dell'Acqua
  • P. Gamba

Abstract

Il rischio sismico dipende sia dalla pericolosità sia dalla vulnerabilità degli elementi esposti. È evidente che quest’ultimo parametro presenta un interesse almeno pari a quello della pericolosità sismica, sia per le autorità che devono gestire e mitigare il rischio sismico, sia per gli operatori del settore privato, come le imprese di assicurazione, che a vario titolo necessitano di queste informazioni. Oggi la stima della vulnerabilità degli edifici è svolta con metodi molto accurati ma anche esigenti in termini di dati che è necessario fornire al modello; questa caratteristica limita necessariamente l’indagine a un campione ridotto di edifici, oppure costringe a ricorrere a metodi statistici anziché deterministici. Con il presente articolo si vogliono illustrare i primi passi svolti nella direzione della costruzione di un sistema per la valutazione approssimativa della vulnerabilità sismica affidandosi in linea di principio solo a dati telerilevati da satellite o da aereo. L’obiettivo di appoggiarsi solo a dati telerilevati nasce dall’esigenza di svincolare la valutazione dalla disponibilità di dati in situ, che sono in genere scarsi se si considera il problema su una scala globale. Questo lavoro di ricerca è svolto nell’ambito del GEOSS (Global Earth Observation System of Systems) ed è perfettamente in linea con i suoi obiettivi, fissati nel piano decennale.

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