Il metodo EAL-M per la classificazione sismica degli edifici in muratura esistenti: confronto tra diversi metodi proposti e prime considerazioni sull’estensione ad altre tipologie

Autori

  • A. Borri
  • A. De Maria
  • S. Casaglia

Abstract

L’esigenza di una classificazione sismica degli edifici esistenti nasce dalla particolare situazione di rischio delle costruzioni italiane, caratterizzate in generale dalla negativa combinazione tra un’alta vulnerabilità, una elevata pericolosità ed una forte esposizione. In questo lavoro si presenta un nuovo metodo di classificazione, chiamato EAL-M, basato sul danno economico previsto a seguito di terremoti di intensità variabile e si propone un confronto tra diversi metodi di classificazione sismica degli edifici. In particolare l’attenzione viene rivolta ai soli edifici in muratura, che costituiscono peraltro la tipologia costruttiva più diffusa nel territorio nazionale, oltre a risultare, nel caso di edifici esistenti, tra le tipologie più vulnerabili. L’obiettivo è quello di valutare le diverse proposte attualmente presenti in letteratura, esaminando i seguenti aspetti: - rapidità e semplicità della procedura, requisito decisivo per estendere la valutazione al maggior numero possibile di edifici; - congruenza dei risultati con quanto ottenibile attraverso un modello oggettivamente riconosciuto come affidabile come, ad esempio, la valutazione di sicurezza ai sensi delle vigenti norme tecniche (NTC 2008); - onerosità della procedura. A tal fine saranno nel seguito esposte in modo sintetico le principali caratteristiche di ciascuna procedura di classificazione sismica e successivamente saranno confrontati i risultati ottenuti da ciascuna di esse su un campione di edifici esistenti ed appartenenti a diverse tipologie strutturali.

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