Genocidio e violenza di genere in Rwanda, 1994
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada2006149%25pParole chiave:
sofferenza sociale, genocidio, violenza, genere, umanitarismoAbstract
Questo articolo esamina l'intersezione tra genocidio e violenza di genere durante il genocidio ruandese del 1994. Esso sottolinea il ruolo dei media nell'inquadrare la violenza come “tribale” ed “etnica”, oscurando le radici politiche delle uccisioni di massa. L'articolo esamina inoltre come il linguaggio e la propaganda siano stati usati per disumanizzare le vittime e mobilitare i carnefici.
Viene posta un'attenzione critica sugli aspetti di genere del genocidio, tra cui lo stupro sistematico delle donne tutsi, usato come arma di guerra. L'articolo descrive in dettaglio le brutali esperienze delle donne sottoposte a violenza sessuale, costrette a “matrimoni” con i loro stupratori e stigmatizzate dalle loro comunità dopo il genocidio. Viene discusso l'impatto a lungo termine di queste atrocità, compresi i danni sociali e psicologici subiti dalle sopravvissute e la diffusione dell'HIV/AIDS come conseguenza della violenza sessuale.
L'articolo critica anche la risposta umanitaria, notando come l'attenzione della comunità internazionale per le crisi dei rifugiati abbia spesso mascherato il genocidio in corso e permesso agli autori di ricostruire le strutture di potere. L'articolo chiede una comprensione sfumata del genocidio che includa le voci e le esperienze delle donne, evidenziando la necessità di una giustizia e di una riconciliazione che affrontino sia la violenza etnica che quella di genere.
##submission.downloads##
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2013 Brooke Grundfest Schoepf
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.