Postfazione. Dagli studi di comunità alle comunità patrimoniali e alle aree interne. Percorsi della ricerca antropologica “in quota” italiana
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada20232pp143-150Parole chiave:
Antropologia alpina, Studi di comunità, Comunità patrimoniali, Musei etnografici, aree interneAbstract
In Italia la ricerca antropologica in quota si è a lungo identificata con l’antropologia alpina, affidandosi al metodo dello studio di comunità per indagare aspetti dell’etnicità locale, i rapporti tra ambiente e strutture sociali e i processi di trasformazione culturale. Nei due primi decenni del nuovo secolo l’interesse crescente per le aree interne ha però fornito un nuovo asse di ricerca ampliando l’orizzonte fino ad includere in una sola cornice le Alpi e gli Appennini e creando uno spazio d’incontro interdisciplinare e di saldatura di tradizioni di ricerca diverse all’interno della stessa antropologia italiana. Lo scenario delle terre alte presenta oggi dinamismi nuovi: oltre alla nascita di musei ed ecomusei, la tendenza al ritorno abitativo, alla valorizzazione del patrimonio paesistico e storico-antropologico e il processo di consolidamento di feste nuove e tradizionali.
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