La rappresentazione delle emozioni

Autori

  • Stefano Calabrese Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

DOI:

https://doi.org/10.14672/20171264

Parole chiave:

Self, Emoticon, Storytelling interculturale, Intercultural Storytelling, Affordance culturale, Cultural Affordance, Competenza emotiva, Emotional Skill

Abstract

Occidente e Oriente attivano morfologie di rappresentazione delle emozioni marcatamente differenti, in quanto in termini bioculturalisti il contesto sociale interdipendente delle civiltà orientali codifica in modo rigoroso le emozioni mentre le civiltà occidentali tendenzialmente individualiste ricorrono ad apparati segnici più versatili, ma in entrambi i casi le affordances culturali retroagiscono sulle strutture neuro-cognitive. Tali differenze si riflettono altresì sul modo di concepire il Self, la sua progettualità e il modo in cui gli individui costruiscono la propria memoria autobiografica.

West and East activate different morphologies of emotions' representation, since in biocultural terms the interdependent social context of Eastern civilizations strictly codifies the emotions, whereas naturally individualist Western civilizations resort to more versatile signage devices, but in both cases the cultural affordances effect on neuro-cognitive structures. These differences  reflect on the way of  conceiving Self, its projects and the way individuals build their own autobiographical memory.

##submission.downloads##

Pubblicato

2017-11-07

Come citare

Calabrese, S. (2017). La rappresentazione delle emozioni. Comparatismi, (2), 113–120. https://doi.org/10.14672/20171264

Fascicolo

Sezione

Saggi