Incubi dopo Auschwitz
Un modello di analisi linguistica per i racconti onirici dei sopravvissuti
DOI:
https://doi.org/10.14672/20222035Parole chiave:
XML-TEI; Linguistica computazionale; Sogni; PTSD; Auschwitz.Abstract
Siamo nel 1973 e una equipe psichiatrica dell’Accademia medica di Cracovia invia un questionario ai sopravvissuti di Auschwitz per chiedere di riferire i sogni avuti nel periodo della prigionia. Le 147 persone che vi hanno risposto hanno fornito il materiale alla base di questo progetto di ricerca: vite quotidiane, angosce e speranze attraverso i loro racconti onirici. Essendo venuto in possesso di questo materiale inedito, presento i primi risultati dell’analisi testuale eseguita, con il supporto dell’università di Danzica, sul corpus di sogni. Ho utilizzato lo standard TEI-XML per la codifica di testi per descrivere semanticamente e grammaticalmente le relazioni sui sogni. Il corpus originale è stato studiato con un approccio critico (con conseguente apparato) tale come nei testi letterari, e l’analisi è stata perpetrata anche su due attente traduzioni, in inglese e in italiano.
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