Disgusto come sovversione
Dall’avanguardia storica all’arte abietta
DOI:
https://doi.org/10.14672/20232274Parole chiave:
disgusto, emozioni, avanguardia, estetica, abiezioneAbstract
Il saggio analizza l’emozione del disgusto per come è stata intesa e utilizzata in ambito artistico dalle avanguardie del primo Novecento e dalle neoavanguardie degli anni Sessanta. In particolare, l’intervento mostra in che modo questi movimenti, attraverso un uso politico del disgusto, abbiano operato in maniera sovversiva rispetto al mercato dell’arte, e, più in generale, come si siano opposti all’idea di autonomia del fatto estetico nata con l’avvento al potere della borghesia.
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