La dimensione dell’abitare e le coordinate del tragico nelle "Affinità elettive" di Goethe
DOI:
https://doi.org/10.14672/20242673Abstract
Il romanzo di Goethe Le affinità elettive (Die Wahlverwandtschaften, 1809) sviluppa una situazione tragica intorno a una concezione di destino che, pur in continuità con le forme dell’antico e con la riflessione dell’autore su di esse, si confronta con forme e simboli che caratterizzano il pensiero romantico e moderno, dalla teoria chimica delle “combinazioni” e delle “affinità”, esposta nel capitolo IV, alle modalità di abitare e di trasformare lo spazio. Il rapporto tra intreccio e destino, e tra desiderio e disegno (anche inteso come progettazione degli spazi architettonici e naturali, Baukunst e Gartenkunst), in particolare, si delinea misteriosamente tra una visione classica e religiosa da una parte, che porrebbe i personaggi in balía di forze necessitanti e imperscrutabili, e un senso più laico e disincantato di una determinazione degli eventi legata alle passioni e alla natura. Sulla base di un aggiornamento teorico e critico, questo saggio intende dimostrare come la morfologia e la poetica dello spazio nel romanzo e, nello specifico, la dimensione privata dell’abitare contribuiscano alla trasformazione delle coordinate del tragico nella rappresentazione dell’esistenza.
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