Attraversamenti di genere e risurrezioni del tragico: nuove considerazioni sul mito atridico in Virginia Woolf
DOI:
https://doi.org/10.14672/20253105Parole chiave:
Materia atridica, Tragedia greca, Romanzo modernista, Riscrittura, GenereAbstract
Partendo dalle considerazioni racchiuse all’interno del densissimo saggio On not knowing Greek (1925) dove l’autrice affida prioritariamente al personaggio di Elettra e alla sua corporeità le riflessioni da lei compiute sul genere tragico, il presente articolo mira ad investigare le ragioni che portano Virginia Woolf a un progressivo, e non sempre esplicito, avvicinamento con il materiale mitologico atridico. Ci si interrogherà, di conseguenza, su come il nucleo fondativo del mito possa essere risemantizzato grazie a un lavoro ermeneutico che metta al centro la riflessione sui generi letterari, per poi delineare un ragionamento sulla presenza di un modo tragico all’interno del romanzo Mrs Dalloway. Si proverà a osservare, in ultima istanza, che cosa succede in quei casi in cui la vicinanza con il testo greco consente alla scrittura romanzesca di attivare metafore, motivi e sensazioni desunte da un retroterra tragico che viene rivitalizzato attraverso una fondamentale indagine sullo statuto del romanzo modernista.
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