Premessa

Abstract

La tesi ben nota di Platone è forte: niente è senza unità. Il che vuol dire che l’unità in quanto tale è fondamento e principio di tutto.
L’ontologia come scienza dell’essere dipende pertanto schiettamente dall’unità trascendentale e trascendente. Ogni ente è ente perché partecipa dell’unità.
Ma perché non si potrebbe dire che ogni unità partecipa dell’essere? La risposta sarebbe: perché l´essere avendo un contrario pensabile, il non essere, non può occupare il posto di primo principio. Questo, infatti, è primo soltanto se non ha un contrario possibile, il quale sarebbe un principio come il principio.
L’unità Platone la pensa in fondo, a mio avviso, sopratutto come ciò che non ha contrario. Infatti, il molteplice non è propriamente il contrario dell’unità, giacché non è altro che un insieme di unità, e l’insieme stesso è unità. Il problema dunque é: perché il molteplice? E la risposta non può essere: per l’aggiunta di un qualcosa, perché appunto al primo principio non si può aggiungere qualcosa, perché il primo è solo. .....
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