Abstract
Abstract
In questo lavoro viene esaminata l’attualità della filosofia di Georges Bataille, con particolare riferimento al problema dell’identità. La difficoltà di concepire un soggetto nell’opera di Bataille è dovuta alla oggettivazione, che rende gli uomini delle cose o li riduce ad animali. L’identità umana è dunque non costruita. In quanto oggetti, i personaggi dei romanzi di Bataille si usano a vicenda. Non esiste un rapporto tra soggetto e oggetto: la struttura aristotelica dell’animale politico ne risulta fortemente compromessa. In questa tragedia, che è mancanza di distinzioni tra soggetto e oggetto, gli uomini, tuttavia, né vivono né muoiono, ma rimangono in una condizione di sospensione, quella di rimanere immobili davanti alla catastrofe umana. L’immobilità che caratterizza anche l’era contemporanea è assenza di azione e attesa di morte. Il riso ne è il segno manifesto, in quanto rivelazione della frattura del soggetto dissolto a oggetto.
Parole chiave: Identità, oggettivazione, sospensione, tragedia