Sistema Editoria. Rivista internazionale di studi sulla contemporaneità https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria <p>La rivista accademica e scientifica “<strong>Sistema editoria. Rivista internazionale di studi sulla contemporaneità/Publishing Eco-system: International Journal of Publishing Studies</strong>” sarà uno spazio nel quale poter discutere aspetti diversi e tra loro integrati che riguardano la produzione, distribuzione, comunicazione del libro nei diversi ambiti della filiera editoriale, con una particolare attenzione dedicata ai meccanismi che contribuiscono a portare il libro dall’editore al lettore, modelli costruiti dai rapporti tra promotori, distributori, uomini di marketing, bibliotecari, librai, sempre più protagonisti di rapidi cambiamenti e generatori di nuove istanze.</p> <p>L’intento è quello di portare a riflettere su tutto ciò, valutando anche i dati non nella loro contingenza, ma nel medio/lungo periodo; ragionare se e come sono avvenuti i cambiamenti; invitare i protagonisti a raccontare come si muovano, scelgano e decidano dopo che un testo di un autore sia entrato nel loro programma editoriale.</p> <p>La rivista è in libero accesso e sottoposta a revisione paritaria da parte di esperti italiani e internazionali, il cui obiettivo è contribuire al dibattito internazionale e italiano sulle principali questioni di ricerca perché si pone l’obiettivo di fornire elementi di analisi e di riflessione che riguardano le relazioni e connessioni, anche secondo una prospettiva diacronica, tra editoria, biblioteche, librerie, festival ed eventi commerciali, pratiche di lettura, per favorire le condizioni di collaborazione e di integrazione tra i diversi soggetti che operano nel settore e esperti italiani e internazionali.</p> <p>È stata riscontrata l’esigenza di uno spazio che spieghi e sedimenti nel tempo delle riflessioni, ad esempio, sul problema delle rese, sull’accessibilità al libro, sugli strumenti a disposizione ai membri della filiera, sulla differenza dei tipi di libreria, sul ruolo delle biblioteche pubbliche e scolastiche, sulla promozione e comunicazione, sul copyright e non solo.</p> <p>E-ISSN 2974-8682</p> it-IT redazione@sistemaeditoria.it (Federica Formiga) info@ledizioni.it (Nicola Cavalli) Mon, 30 Dec 2024 00:00:00 +0000 OJS 3.3.0.7 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss 60 Nei luoghi dell’identità: donne, fonti del sé e ‘memoria consegnata’. https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2820 <p>Le donne nell’editoria del Novecento. Archivi, memorie, autorappresentazioni, a cura di Lodovica Braida e Irene Piazzoni. Milano: Ronzani, 2022</p> Angelica Cremascoli Copyright (c) 2025 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2820 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 Caroline Koegler e Corinna Norrick-Rühl, Are Books Still ‘Different’? Literature as Culture and Commodity in a Digital Age Cambridge University Press, 2023 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2821 <p>Recensione a: Caroline Koegler e Corinna Norrick-Rühl, Are Books Still ‘Different’? Literature as Culture and Commodity in a Digital Age<br>Cambridge University Press, 2023<br><br></p> Francesca Giglio Copyright (c) 2025 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2821 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 Luca Valenziano, Librai e lettori fra seduzione e alleanza. Attivazione emotiva e scambio empatico nella libreria fisica Genova, Erga, 2024 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2822 <p>Recensione a: Luca Valenziano, Librai e lettori fra seduzione e alleanza. Attivazione emotiva e scambio empatico nella libreria fisica<br>Genova, Erga, 2024<br><br></p> Marco Francalanci Copyright (c) 2025 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2822 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 Presentazione https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2819 <p>Il secondo numero del 2024, perseguendo la linea della rivista, presenta interventi che guardano l’editoria nelle sue diverse forme e modi di espressione; inoltre, lascia anche in questa occasione l’opportunità a giovani studiosi di approfondire alcune tematiche sebbene a tratti trasversali al mondo del libro. </p> Federica Formiga Copyright (c) 2025 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2819 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 I comportamenti di acquisto di libri in una prospettiva di comparazione internazionale. Alcuni spunti da una recente pubblicazione https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2702 <p>Instaurare un confronto internazionale sulle abitudini di lettura comporta numerose difficoltà, data la complessità del fenomeno. Conferma queste difficoltà anche la recente pubblicazione di una ricerca di natura comparativa promossa dall’<em>European and International Booksellers Federation</em> (EIBF, 2024) relativa alla struttura del mercato librario e basata su una ricerca sul campo effettuata nella primavera del 2024 in diciannove paesi. La ricerca riporta alcune indicazioni di base sugli indici di lettura e di acquisto a livello nazionale e confronta più in dettaglio il peso dei principali generi di libri acquistati, evidenziando come il nucleo principale degli acquisti rifletta soprattutto motivazioni intrinseche alla lettura, peraltro trasversali alle tradizionali classificazioni di mercato. Relativamente al peso dei diversi canali di acquisto, la maggior parte degli acquirenti utilizza sia il canale fisico che quello online. La ricerca conferma inoltre che, nel processo competitivo, i punti di forza delle librerie fisiche indipendenti riguardano prioritariamente l’offerta di una gradevole esperienza di acquisto e la loro facile accessibilità sul mercato di riferimento.</p> Antonello Eugenio Scorcu Copyright (c) 2025 Antonello Eugenio Scorcu https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2702 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 Il fumetto nelle biblioteche: un percorso distributivo in movimento https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2703 <p>Nell'ambito di un percorso di ricerca che riguarda la distribuzione libraria nell'area delle librerie, ma anche delle biblioteche, l’analisi continua e procede sul prodotto fumetto, declinato nelle diverse forme, dai manga alla graphic novel. Questi ultimi hanno permesso al mercato del libro non solo di aumentare i propri fatturati, ma di raggiungere pure nuovi lettori, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo, tanto che sono oggi presi in considerazione per valutare se un lettore possa essere considerato tale o meno.</p> <p>La produzione e la circolazione dei fumetti stanno coinvolgendo tutta la filiera, a partire dagli editori fino ai canali di approdo come le biblioteche, le quali, reduci dal periodo pandemico, hanno dovuto reinventare molti servizi, aggiornare le forme testuali e di linguaggio messe a disposizione degli utenti e forse il fumetto si è presentato uno strumento idoneo a ciò. Infatti, le biblioteche, quelle di pubblica lettura s’intende, hanno contribuito a implementare le proprie collezioni investendo appunto in nuove forme letterarie. </p> <p>Ci si vuole interrogare in che modo le biblioteche si rapportino nei confronti del mercato del fumetto che ha registrato forti valori di crescita. Solo con l'analisi del mercato, che sarà possibile grazie alla collaborazione di strutture quali Leggere s.r.l., si potrà tentare di dare delle risposte su quali e quanti editori entrino, ormai costantemente negli ultimi tre o quattro anni, nelle biblioteche con le loro produzioni destinate al fumetto.&nbsp; </p> Federica Formiga Copyright (c) 2025 Federica Formiga https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2703 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 ChatGPT e oltre https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2637 <p>Il 30 novembre 2022 OpenAI lancia ChatGPT. Il chatbot registra nel giro di pochi mesi un numero altissimo di interazioni convertendosi in un successo mondiale e riuscendo nell’impresa di diffondere in modo pervasivo il concetto di intelligenza artificiale generativa nel dibattito pubblico. Ma che cosa si intende effettivamente per intelligenza artificiale generativa e che architettura tecnologica sottende uno strumento come ChatGPT?</p> <p>Il presente contributo prende le mosse da questi interrogativi per esplorare le potenzialità offerte dall'uso di modelli di IA generativa dando uno sguardo ai temi più caldi della ricerca scientifica recente sul tema. L’obiettivo ultimo è offrire una panoramica scientificamente aggiornata che permetta di orientarsi in un campo nuovo e fluido come quello attuale, in cui le innovazioni tecnologiche si affastellano a un ritmo così alto da rendere difficile anche agli addetti ai lavori restare aggiornati.</p> <p>La prima parte dell’articolo inquadra il tema, chiarendo il concetto di intelligenza artificiale generativa e concentrandosi nello specifico sui Large Language Models e la loro architettura. Lungi dal voler entrare nelle specifiche statistiche e ingegneristiche, l’intento è aiutare ad acquisire un’intuizione sul suo funzionamento, per poter riflettere in modo informato su potenzialità e rischi.</p> <p>Successivamente, l'articolo analizza i temi più interessanti dell'attuale ricerca scientifica sull'IA generativa. Nello specifico, parleremo di <em>Retrieval Augmented Generation</em> (RAG), che migliora la generazione di testo attraverso l'accesso a informazioni aggiornate e contestuali, e <em>Agentic AI</em>, che introduce agenti intelligenti capaci di prendere decisioni autonome.</p> <p>Chiude il contributo una riflessione sul significato dell’intelligenza artificiale generativa e le sue potenzialità per la gestione e la lettura dei dati di un ente o un’azienda, cercando, alla luce di quanto esposto prima, di indicare possibili vie di sviluppo e integrazione di questa tecnologia.</p> Pietro Segreto Copyright (c) 2025 Pietro Segreto https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2637 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 I Podcast di informazione internazionale https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2648 <p class="western" lang="it-IT" align="justify">Nell’ultimo anno il podcast come strumento di conoscenza, intrattenimento, compagnia è diventato una delle forme più utilizzate nella narrazione quotidiana. In particolare la consapevolezza dell’esistenza di tale supporto narrativo è aumentata, tanto che la percentuale di chi non ne fa uso per mancata conoscenza è diminuita dell’8%<sup><a class="sdfootnoteanc" href="#sdfootnote1sym" name="sdfootnote1anc">1</a></sup>. Quella di chi ne fa uso invece è aumentata notevolmente rispetto al 2022: secondo gli studi si arriva a quasi un milione di ascoltatori in più<sup><a class="sdfootnoteanc" href="#sdfootnote2sym" name="sdfootnote2anc">2</a></sup>: per un totale complessivo di sedici milioni di ascoltatori nel 2023. Si conta una quasi equanime distribuzione tra uomini e donne, anche se queste ultime hanno recuperato interesse soprattutto negli ultimi due anni. Non ultima la pandemia, diverse sono le cause che hanno portato a questo approfondimento acustico della realtà, in una spirale di necessità di compagnia in connubio con l’avanzare della tecnologia. Sebbene in Italia sia un fenomeno recente, da un punto di vista internazionale è dal 2005 con la nascita dell’Ipod (da cui il termine <em>pod</em>cast) che si è iniziato ad abbozzare contenuti simili, fino a <em>Serial</em>, il primo podcast strutturato come una serie tv, che ha raggiunto i 250 milioni di ascolti già nel 2018<sup><a class="sdfootnoteanc" href="#sdfootnote3sym" name="sdfootnote3anc">3</a></sup>.</p> <p class="western" lang="it-IT" align="justify">&nbsp;</p> <p class="western" lang="it-IT" align="justify">Da un punto di vista creativo e specialistico il mezzo podcast offre infinite possibilità, mentre da quello dell’informazione si riscontrano alcune riserve. Il rischio infatti della grande quantità di prodotti audio <em>homemade</em> è un moltiplicarsi delle fonti, anche non certificate, riguardanti informazioni sul mondo e argomenti a volte delicati. Eppure, negli Stati Uniti sono quasi dieci anni che il mezzo podcast si è stabilizzato come medium giornalistico: <em>The Daily</em> e <em>Up First</em> vengono ascoltati quotidianamente da quel 29% della popolazione adulta che dichiara di usare i podcast per informarsi<a class="sdfootnoteanc" href="#sdfootnote4sym" name="sdfootnote4anc"><sup>4</sup></a>. Dalla pandemia di Covid-19 questa abitudine si è sviluppata in tutto il mondo, contribuendo alla rapida dissoluzione del mezzo cartaceo a fronte del maneggevole e intimo smartphone. Nel 2023, paesi come il Brasile, la Cina e il Marocco contavano nei podcast più ascoltati nel mese di agosto quelli di informazione nazionale, permettendo di superare lacune mediatiche e censure.</p> <p class="western" lang="it-IT" align="justify">&nbsp;</p> <p class="western" lang="it-IT" align="justify">Grazie alla tesi di Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale de La Sapienza da me svolta e discussa a gennaio 2024, ho potuto constatare che il nuovo mezzo d'informazione si è consolidato con la stessa velocità anche in Italia. Se si considera che ad oggi il 43% degli italiani ascolta podcast per informarsi<a class="sdfootnoteanc" href="#sdfootnote5sym" name="sdfootnote5anc"><sup>5</sup></a>, si comprende facilmente la necessità di creare un prodotto adatto alle orecchie e ai mezzi <em>social</em> del momento. Nello studio ho voluto compiere un’analisi dello sviluppo dei podcast di informazione nel mondo e in Italia, confrontando le tendenze d'ascolto in 17 paesi e approfondendo il mercato dei podcast giornalistici in Italia. Per concludere, ho portato l’esempio del podcast <em>Il Mondo</em>, nella sua registrazione e creazione quotidiana, reso possibile dal tirocinio svolto presso la redazione di Internazionale. L'articolo vuole essere un riassunto di tale ricerca.</p> <p class="western" lang="it-IT" align="justify">&nbsp;</p> <div id="sdfootnote1"> <ol> <li class="show"> <p lang="it-IT" align="left"><span style="font-size: small;"><a class="sdfootnotesym" href="#sdfootnote1anc" name="sdfootnote1sym">1</a>https://<a href="http://www.questionidorecchio.it/ascoltatori-podcast-italia-2023-nielseniq/">www.questionidorecchio.it/ascoltatori-podcast-italia-2023-nielseniq/</a></span></p> </li> </ol> </div> <div id="sdfootnote2"> <ol start="2"> <li class="show"> <p lang="it-IT" align="left"><span style="font-size: small;"><a class="sdfootnotesym" href="#sdfootnote2anc" name="sdfootnote2sym">2</a>https://blog.audible.it/dati-ascolto-podcast</span></p> </li> </ol> </div> <div id="sdfootnote3"> <ol start="3"> <li class="show"> <p lang="it-IT" align="left"><span style="font-size: small;"><a class="sdfootnotesym" href="#sdfootnote3anc" name="sdfootnote3sym">3</a>https://en.wikipedia.org/wiki/Serial_(podcast)</span></p> </li> </ol> </div> <div id="sdfootnote4"> <p class="western" lang="it-IT" align="left"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><a class="sdfootnotesym" href="#sdfootnote4anc" name="sdfootnote4sym">4</a> Pew Research Center, pewresearch.org/journalism/2023/04/18/podcasts-as-a-source-of-news-and-information/, 18</span></span></p> <p class="western" lang="it-IT"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">aprile 2023.</span></span></p> </div> <div id="sdfootnote5"> <ol start="4"> <li class="show"> <p lang="it-IT" align="left"><span style="font-size: small;"><a class="sdfootnotesym" href="#sdfootnote5anc" name="sdfootnote5sym">5</a><a href="https://blog.audible.it/dati-ascolto-podcast"><span style="color: #00007f;"><u>https://blog.audible.it/dati-ascolto-podcast</u></span></a></span></p> </li> </ol> </div> Anna Delaini Copyright (c) 2025 Anna Delaini https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2648 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 L' esperienza della GI pRESS Nell’editoria indipendente degli anni sessanta https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2638 <p class="p1">Uno dei fenomeni che maggiormente ha influenzato l’opinione pubblica americana e non solo, e che possiamo ricondurre al più vasto fenomeno dell’underground press, è senz’altro quello che comunemente viene definito come GI Press. Ma di cosa parliamo quando ci riferiamo alla GI Press e cosa significa e da dove proviene la sigla GI?</p> <p class="p1">La GI Press è l’insieme dei periodici e altri prodotti a stampa realizzati quasi sempre in forma anonima e diffusi attraverso un sistema di distribuzione alternativo a quello mainstream, direttamente dai giovani americani in servizio militare durante il conflitto che vedeva opporsi il Vietnam agli Stati Uniti d’America.</p> <p class="p1">L’analisi di queste riviste che videro la loro maggiore diffusione proprio durante gli anni Sessanta e Settanta, ci permette oggi di sottolineare quanto le voci provenienti direttamente dal fronte, e più in generale l’intera produzione editoriale della controcultura, abbiano avuto la capacità di spostare gli equilibri politico-culturali all’interno del dibattito pubblico non solo statunitense.</p> Francesco Ciaponi Copyright (c) 2025 Francesco Ciaponi https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2638 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000 Sostenibilità economica e affidabilità https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2643 <p>Sempre più frequentemente si parla di ‘crisi editoriale’ anche nell’ambito dell’informazione,<br>di giornalisti in disoccupazione, di testate costrette a ridurre e non ringiovanire le redazioni,<br>così come di inaffidabilità e di fake news. In questa fase storica l’informazione è costretta a<br>reinventarsi, a lasciarsi alle spalle, forse con nostalgia, il passato glorioso e tracciare nuovi<br>binari immaginari lungo i quali proseguire il viaggio verso l’innovazione. C’è da chiedersi:<br>quale futuro può esserci per l’informazione che si deve scontrare con un nuovo mercato<br>online, in cui è tutto venduto a costo zero? Quale futuro per un’informazione considerata<br>non affidabile? Quale futuro in uno scenario prettamente social, in cui i tempi di diffusione<br>globale di una notizia rasentano il minuto e la possibilità d’approfondimento si riduce<br>sempre più? E quale futuro al cospetto dell’intelligenza artificiale? Il presente contributo si<br>limiterà a mettere in evidenza due dei problemi centrali dell’editoria giornalistica<br>contemporanea, la sostenibilità economica e l’affidabilità, attraverso le interviste a Stefano<br>Feltri, giornalista, già direttore e fondatore di Domani ed ora della newsletter e serie<br>podcast ‘Appunti’, e ad Alessandro Tommasi, imprenditore attivo nel campo della<br>comunicazione social, con le due start-up Will.Ita, tra le più importanti community social, e<br>Nos. Entrambe le interviste sembrano infatti testimoniare tanto alcune questioni critiche<br>quanto la necessità e la possibilità di inventare strade e soluzioni innovative<br>nell’informazione.</p> Martino Tosti Copyright (c) 2025 Martino Tosti https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://ledijournals.com/ojs/index.php/sistemaeditoria/article/view/2643 Tue, 11 Feb 2025 00:00:00 +0000