Giustizia, diritti umani e sentimento d’ingiustizia
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada2008165%25pParole chiave:
Ingiustizia, Etnografia, Sentimento, Antropologia, GiustiziaAbstract
L'articolo esplora il ruolo degli etnografi nel comprendere l'ingiustizia, situati tra eventi su larga scala e resistenza individuale. Sottolinea la loro capacità unica di presentare fatti familiari in modi non familiari, mettendo in discussione gli assunti sottostanti sulla giustizia. Attraverso esempi di ingiustizie globali e la responsabilità degli antropologi di illuminarle, si sostiene una rivalutazione dell'interesse accademico per la giustizia e si invoca un approccio più emotivo e interdisciplinare per affrontare l'ingiustizia. Infine, si suggerisce che gli antropologi, rompendo le barriere disciplinari e traendo ispirazione da fonti diverse, sono meglio posizionati per contribuire alla ricerca di nuovi principi organizzativi, proponendo persino una "guerra all'ingiustizia" come possibile impegno.
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