Le buone mani e le mani buone di Teodora Polo: una storia di vita
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada2012173%25pParole chiave:
Antropologia culturale, Narrazione biografica, Espressione emotiva, Cultura wichí, Tradizione oraleAbstract
L'articolo esamina la storia della vita di Teodora Polo, una donna indigena della regione del Chaco in Argentina. L'obiettivo principale è quello di esplorare il significato delle narrazioni biografiche nell'antropologia culturale, con particolare attenzione al modo in cui queste storie fungono da strumenti e soggetti di ricerca. La metodologia narrativa qui impiegata consente un esame approfondito delle dimensioni emotive e culturali, offrendo spunti di riflessione sull'interazione tra memoria personale e collettiva e sui modi in cui le storie di vita possono articolare complessi paesaggi culturali ed emotivi.
L'articolo evidenzia il valore intrinseco delle tradizioni orali e gli aspetti unici della cultura wichí, in particolare per quanto riguarda il modo in cui le parole e i ricordi vengono gestiti e trasmessi. Attraverso la presentazione della vita di Teodora, lo studio evidenzia l'importanza di comprendere il contesto culturale quando si interpretano le narrazioni biografiche. Questa ricerca contribuisce a un più ampio dibattito antropologico sull'etica della narrazione biografica, sul ruolo delle emozioni nelle narrazioni culturali e sull'integrazione di approcci interdisciplinari nell'analisi delle storie di vita.
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