Sono l’uomo giusto nel posto e nel momento sbagliato. Storia di un rifugiato eritreo a Kampala (Uganda)

Autori

  • Luca Jourdan

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2012179%25p

Parole chiave:

Storie di vita, Rifugiati, Attesa, Eritrea, Uganda

Abstract

L'articolo esplora la vita e le sfide affrontate dai rifugiati eritrei a Kampala, Uganda, attraverso la storia di vita di Berhane, un giovane rifugiato. Il contesto dell'Uganda costituisce un crocevia per rifugiati che cercano sicurezza e migliori opportunità di vita rispetto ai loro paesi di origine. La narrazione di Berhane mette in luce il rapporto tra soggettività e violenza strutturale sperimentato durante la sua vita tra Etiopia, Eritrea ed i paesi attraversati nel corso della sua fuga. La narrazione della propria storia può consentire di rielaborare e conferire nuovo significato all’esperienza vissuta. L'imperativo della velocità e della competitività coesistono con l'esclusione e la negazione dei diritti, rendendo la vita dei rifugiati un esempio paradigmatico delle contraddizioni globali contemporanee. La condizione di attesa, le dinamiche di resistenza e adattamento dei rifugiati, come quelle che emergono dalla storia di Berhane, sono un riflesso delle forme di violenza, diseguaglianze strutturali e negazione dei diritti che sono i prodotti delle organizzazioni politiche.

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Pubblicato

2024-06-14

Fascicolo

Sezione

Articoli