La cultura del controllo. Letture subalterne di un conflitto urbano
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada20171348%25pParole chiave:
autosfruttamento, crisi, dispositivo, distretto industriale, migranti cinesiAbstract
Con questo testo ci siamo posti l’obiettivo di esplorare l’impatto dei fenomeni migratori all’interno di un distretto industriale e nel territorio della città diffusa che si estende tra Firenze e Prato. La presenza di gruppi di famiglie di migranti lavoratori di origine cinese attraversa i confini dei comuni, delle ex-province e della città metropolitana. Un incontro localizzato, dove le pratiche del lavoro e dell’abitare innescano conflitti e processi di negoziazione che procedono in assenza di un quadro di regolazione in grado di gestire le condizioni di subalternità e autosfruttamento – in particolare quando queste si manifestano nei quartieri e nei gruppi di famiglie e lavoratori migranti. L’analisi delle fasi di costruzione di un complesso dispositivo di controllo evidenzia la rilevanza dell’incontro etnografico negli spazi fisici, città e quartieri, in cui la crisi ha contribuito a produrre conflitti tra logiche e aspirazioni dei gruppi di migranti, quelle dei gruppi autoctoni e i livelli di governo e dell’amministrazione.##submission.downloads##
Pubblicato
2017-12-21
Fascicolo
Sezione
Articoli
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