Introduzione. Sofferenza sociale
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada2006144%25pParole chiave:
sofferenza sociale, antropologia medica, agency, AIDS, biosocialitàAbstract
L'articolo esplora il concetto di sofferenza sociale nel contesto dell'antropologia medica, evidenziando il suo emergere come area di studio cruciale che trascende i confini disciplinari. La sofferenza sociale viene esaminata come un costrutto intricato legato alle azioni umane, alle dinamiche di potere e ai più ampi processi storico-sociali. Sfida la nozione di sofferenza come esperienza puramente universale e preculturale, sottolineando le sue profonde radici sociali e il ruolo dell'agency umana tanto nelle sue manifestazioni quanto nella sua possibile mitigazione.
Approfondisce le dimensioni biopolitiche della sofferenza, attingendo al concetto di “nuda vita” di Agamben per illustrare come le moderne forme di potere operino controllando e definendo la vita stessa. Ciò include i modi in cui gli interventi umanitari e la biomedicina modellano le esperienze di sofferenza, spesso attraverso meccanismi che isolano gli individui dai contesti sociali ed etici. La discussione si estende all'impatto dei complessi umanitari e militari-industriali globali, in particolare nel contesto dei programmi di soccorso per l'AIDS, dove l'accesso alle cure è intrecciato con la capacità di narrare la sofferenza personale all'interno di quadri predefiniti. Questo fenomeno è legato all'emergere della “biosocialità”, in cui le relazioni sociali e i diritti sono costruiti intorno a condizioni biologiche condivise.
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