Restituzioni situate come costante comunicativa della ricerca nei contesti dell’educazione
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada20223pp73-88Parole chiave:
ricerca collaborativa e applicata, restituzione nei contesti educativi, co-apprendimento, antropologia dell’educazione, oggetti relazionaliAbstract
Il saggio ripercorre alcuni momenti salienti del processo di restituzione di una ricerca applicata commissionata dal Comune di Scandicci (FI) a sostegno dello strumento di governance delle attività educative da esso promosse, in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche di Primo e di Secondo Ciclo del territorio.
In questa riflessione ci si diffonde sui termini secondo cui la restituzione ha coinvolto il territorio scolastico e quello più ampio della cittadinanza, evidenziando non solo opportunità e criticità dell’intero processo ma anche modi, tempi e strumenti di essa. Si tratta di un processo per nulla ovvio in cui la restituzione non è soltanto un ritorno dell’esperienza ai partecipanti o una ricezione di un testo da parte del pubblico più ampio. Piuttosto, essa diviene un “rendere conto,” continuo e condiviso in un processo dialogico e situato, esso stesso terreno di indagine, luogo di riflessività e apprendimento, in relazione all’esercizio e all’applicazione della ricerca stessa.
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