“Not yet Babylon”. Pensare il sistema di asilo e la gestione delle migrazioni attraverso le soggettività politiche di migranti gambiani
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada20231pp21-40Parole chiave:
Gambia, migrazione, sistema di asilo, soggettività politica, accoglienzaAbstract
Questo articolo è volto a interrogare il sistema di asilo e accoglienza attraverso lo sguardo e le interpretazioni articolate da alcuni richiedenti asilo di nazionalità gambiana. La mia attenzione verte su come questi comprendono la loro esperienza alla luce delle traiettorie post asilo e delle reti (transnazionali e non) che hanno sviluppato dentro e nonostante il regime di mobilità. Nella prima parte dell’articolo, mi concentro sulla descrizione degli elementi che hanno reso la presenza gambiana in Italia congiunturale alla cosiddetta “crisi dei rifugiati”. Nella seconda sezione presento e analizzo le conoscenze che i miei interlocutori hanno elaborato nel confrontarsi con l’apparato umanitario/sicuritario, e le forme di precarietà legale, abitativa e lavorativa che hanno affrontato. Nella parte finale discuto come tali repertori interpretativi fungano da strumenti per navigare gli “spazi angusti” (Walthers, Luthi 2016) del regime dei confini e si configurino come espressioni di soggettività complesse che eccedono e si riposizionano criticamente rispetto ai ruoli e identità a cui vengono assegnate.
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