Il lungo approdo. Traiettorie di giovani richiedenti asilo somali in Europa, tra sistemi di accoglienza e mobilità protratta
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada20231pp67-90Parole chiave:
rifugiati, sistema comune europeo d'asilo, asilo e politiche del tempo, sistemi d'accoglienza, Somalia, protracted displacementAbstract
L’articolo presenta i risultati di un laboratorio di ricerca che ha combinato indagine etnografica, auto-narrazione ed elaborazione audio-visiva, svolto nel corso dell’estate del 2019 all’interno di un centro di accoglienza di Milano e che ha coinvolto un gruppo di giovani rifugiati di origine somala. Sulla base dei loro itinerari di richiesta d’asilo nello spazio europeo, l’articolo sviluppa un’analisi delle condizioni sociali dell’asilo nella congiuntura della “crisi migratoria” degli anni 2014-18, mettendone in luce uno degli aspetti centrali: il nesso, persistente e strutturale, tra asilo, mobilità e precarietà. L’articolo mostra, da un lato, la profondità storica di tali dinamiche e dall’altro, agganciandosi ad una discussione emersa negli ultimi anni, esamina il tema dello sfollamento protratto (protracted displacement) riferito non più solo alla condizione dei rifugiati nelle aree extra-europee, ma alla loro condizione in Italia e più in generale in Europa. Interrogare queste forme di mobilità protratta dei richiedenti asilo sul suolo europeo significa dunque indagare, in controluce, le varie dimensioni della precarietà e dei processi di abbandono istituzionale che hanno caratterizzato le procedure d’asilo ed il governo della mobilità forzata negli ultimi anni, nonché i mondi sociali che si si sono aperti ai rifugiati stessi nei loro percorsi di reinsediamento.
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