L’educazione sentimentale
Empatia e neuronarratologia
DOI:
https://doi.org/10.14672/20242695Abstract
Grazie ai risultati dei recenti studi neuro-cognitivisti su lettura, ascolto e visione di storie abbiamo le evidenze di come i fruitori di narrazioni da un lato includano nelle loro rappresentazioni mentali le emozioni attribuite ai personaggi reali o finzionali, e dall’altro sperimentino una sorta di ‘trasporto’ personale, un riflesso quasi fisico delle emozioni di ciò che fruiscono. Fruire e creare narrazioni (finzionali e non) sono uno strumento in grado di stimolare e migliorare l’empatia attraverso l’identificazione in un’altra persona. Inoltre, la condivisione di sentimenti e l’assunzione di prospettive indotte da lettura, visione, ascolto o immaginazione di narrazioni della condizione altrui si manifesta sia nei fruitori che negli autori. Questo contributo mette in luce come alcuni esercizi di lettura e creazione di narrazioni sollecitino l’empatia e altre competenze neuro-cognitive, in modo da fornire degli strumenti che possano essere riproposti in diversi contesti educativi e formativi, o di supporto terapeutico, per sviluppare anche azioni di contrasto alla violenza di genere.
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