L’educazione sentimentale

Empatia e neuronarratologia

Authors

  • Stefano Calabrese
  • Valentina Conti

DOI:

https://doi.org/10.14672/20242695

Abstract

Grazie ai risultati dei recenti studi neuro-cognitivisti su lettura, ascolto e visione di storie abbiamo le evidenze di come i fruitori di narrazioni da un lato includano nelle loro rappresentazioni mentali le emozioni attribuite ai personaggi reali o finzionali, e dall’altro sperimentino una sorta di ‘trasporto’ personale, un riflesso quasi fisico delle emozioni di ciò che fruiscono. Fruire e creare narrazioni (finzionali e non) sono uno strumento in grado di stimolare e migliorare l’empatia attraverso l’identificazione in un’altra persona. Inoltre, la condivisione di sentimenti e l’assunzione di prospettive indotte da lettura, visione, ascolto o immaginazione di narrazioni della condizione altrui si manifesta sia nei fruitori che negli autori. Questo contributo mette in luce come alcuni esercizi di lettura e creazione di narrazioni sollecitino l’empatia e altre competenze neuro-cognitive, in modo da fornire degli strumenti che possano essere riproposti in diversi contesti educativi e formativi, o di supporto terapeutico, per sviluppare anche azioni di contrasto alla violenza di genere.

Published

2024-12-11

How to Cite

Calabrese, S., & Conti, V. (2024). L’educazione sentimentale: Empatia e neuronarratologia. Comparatismi, (9). https://doi.org/10.14672/20242695