Il saggio personale femminista antirazzista di Reni Eddo-Lodge e Nadeesha Uyangoda. Per una decostruzione degli spazi bianchi nel Regno Unito e in Italia

Autori

  • Caterina Romeo Università di Roma “La Sapienza”

DOI:

https://doi.org/10.14672/20253109

Parole chiave:

Saggio personale femminista antirazzista, Intersezionalità, Razzismo strutturale, Reni Eddo-Lodge, Nadeesha Uyangoda

Abstract

Partendo dalla definizione di personal essay, il genere letterario attraverso cui le accademiche femministe statunitensi hanno rivendicato non soltanto il proprio diritto all’autorappresentazione ma anche alla produzione dei saperi e alla teorizzazione, il presente articolo esamina come tale genere letterario sia stato ampiamente utilizzato da intellettuali e attiviste femministe nere e of color per denunciare il razzismo negli Stati Uniti. Qui viene coniata la definizione di “saggio personale femminista antirazzista” per esaminare un genere letterario in cui la riflessione femminista diventa intersezionale e femministe nere e non bianche che operano nel contesto europeo contribuiscono a denunciare il razzismo strutturale latente nelle società in cui vivono e anche nei movimenti femministi in cui operano. In particolare, si fa riferimento qui a due casi di studio tratti dal contesto britannico e italiano: Why I’m No Longer Talking to White People about Race (2017) di Reni Eddo-Lodge e L’unica persona nera nella stanza (2021) di Nadeesha Uyangoda.

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Pubblicato

2025-11-20

Come citare

Romeo, C. (2025). Il saggio personale femminista antirazzista di Reni Eddo-Lodge e Nadeesha Uyangoda. Per una decostruzione degli spazi bianchi nel Regno Unito e in Italia . Comparatismi, (10), 197–213. https://doi.org/10.14672/20253109

Fascicolo

Sezione

La funzione della teoria dei generi letterari negli studi di comparatistica