Contro la matematizzazione
Come capovolgere l’esilio poetico dalla modernità
DOI:
https://doi.org/10.14672/20242701Abstract
Oltre all’accelerazione, uno dei tratti più tipici della modernità è la matematizzazione dell’intera esperienza umana, a fini sostanzialmente economici. Come testimonia la poesia di Mallarmé e di Caproni, questo predominio assoluto del pensiero calcolante produce nel poeta un senso di esilio, marginalità e decentramento. Ciò però attesta che la poesia è un modello di esperienza radicalmente antagonistico rispetto alla modernità, come tale portatore di un’importante funzione di contrasto del presente, e di anticipazione di un mondo migliore.
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