Effetto-Vertigo. Il ritratto come genere letterario in prospettiva "cross-temporal"

Autori

  • Valentina Monateri Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.14672/20253119

Parole chiave:

Ritratti letterari, Teoria dei generi, Actor-network theory

Abstract

In prospettiva cross-temporal e inter artes, la presente proposta riflette sulla funzione della teoria dei generi prendendo come caso studio il ‘ritratto’. Come ha scritto Rita Felski, il testo non deve essere sempre valutato come un “object-to-be-explained”, ma anzi, grazie alla comparazione, può apparire come un “fellow actor and cocreator of relations, attitudes, and attachments” (Felski, 2011, p. 589). La ricerca tenta di dimostrare che il caso studio del ritratto aggiunge un dato importante alla teoria dei generi perché è un caso di studio referenziale – è connesso a un referente reale ovvero l’oggetto d’arte – ma è anche figurale – rappresenta l’identità “intima” di un soggetto (Felski, 2016, p. 754). Scopo della proposta è quello di sondare i limiti della catalogazione dei generi in propsettiva transnazionale e transtemporale, alla luce dell’interazione teorica che si manifesta tra verbale e visuale.

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Pubblicato

2025-11-20

Come citare

Monateri, V. (2025). Effetto-Vertigo. Il ritratto come genere letterario in prospettiva "cross-temporal". Comparatismi, (10), 360–373. https://doi.org/10.14672/20253119

Fascicolo

Sezione

La funzione della teoria dei generi letterari negli studi di comparatistica