Translinguismo e trauma infantile
Le memorie linguistiche di Marica Bodrožić e Francesco Micieli
DOI:
https://doi.org/10.14672/20222024Parole chiave:
Translinguismo; Trauma infantile; Memorie linguistiche; Bodrožić; Micieli.Abstract
Oggetto del presente articolo sono gli scritti memorialistici di due autori germanofoni, Marica Bodrožić e Francesco Micieli, che hanno vissuto durante l’infanzia il distacco traumatico – difatti una migrazione forzata – dal paese di nascita (nel primo caso la Croazia, nel secondo l’Italia). La lingua tedesca (della Germania occidentale nel caso di Bodrožić, e della Svizzera in quello di Micieli) appresa dopo i dieci anni di vita, è stata percepita da entrambi come uno strumento per creare un ponte verso un’infanzia bloccata e avvolta da una lingua non più utile all’espressione di sé. Rintracciare nei testi dei due autori il processo attraverso il quale sono state colmate le lacune della memoria (legate al trauma del distacco dall’ambiente familiare), e con cui si è modellata la loro identità translinguistica, sarà l’obiettivo principale di questo percorso critico-comparativo, che si avvale di strumenti quali la Trauma Theory, le ricerche internazionali sulle auto/biografie linguistiche (Sprachbiographien), e le teorie transculturali.
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