Generi e modi nella narrativa contemporanea: ipotesi per un “modo ecologico”

Autori

  • Aldo Baratta Università di Roma “La Sapienza”

DOI:

https://doi.org/10.14672/20253107

Parole chiave:

Genere, Modo, Cli-fi, Ecocriticism, Flight Behavior

Abstract

Numerosi studi hanno avanzato la necessità di rinnovare il vocabolario teorico sostituendo il concetto di “genere” con quello di “modo”, in qualità di strumento ermeneutico più idoneo a indagare la fluidità e le contaminazioni immaginifiche e formali della narrativa contemporanea. Il modo risulta particolarmente efficace nel caso del tema ambientale, il cui ibridismo rende difficile l’impiego di una categoria sfocata come quella di “genere ecologico” o “cli-fi”. Questo contributo, dopo aver discusso i vantaggi nell’utilizzo del “modo” al posto del “genere”, intende riflettere intorno a un possibile “modo ecologico” da integrare a quelli già proposti da Ceserani (1999) e Bertoni (2018), evidenziandone soprattutto i movimenti figurali tipici. Per far ciò, si riadatterà quanto Frye (1957) scrisse in merito al peso narrativo e all’agentività del protagonista quali criteri distintivi dei modi. Nel supposto modo ecologico il personaggio umano si situa in uno scenario di coagentività asimmetrica, entro un mondo inventivo caratterizzato dalla polarità tra forze infinitamente più grandi – come gli agenti atmosferici – e forze infinitamente più piccole – come il non umano vegetale o animale. L’ipotesi verrà supportata dalla lettura di Flight Behavior (2012) di Barbara Kingsolver, testo che coniuga un’espansione prospettica atta a ricalibrare lo spazio d’azione dell’umano all’interno di un circostante multiscalare.

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Pubblicato

2025-11-20

Come citare

Baratta, A. (2025). Generi e modi nella narrativa contemporanea: ipotesi per un “modo ecologico”. Comparatismi, (10), 176–196. https://doi.org/10.14672/20253107

Fascicolo

Sezione

La funzione della teoria dei generi letterari negli studi di comparatistica