Comportamento sismico e attività di messa in sicurezza di edifici industriali
Abstract
Gli eventi sismici dello scorso maggio hanno messo in luce le vulnerabilità degli edifici prefabbricati industriali tipici del panorama italiano già evidenziate in precedenti terremoti. Gli edifici in oggetto sono stati costruiti prima dell’entrata in vigore delle recenti normative antisismiche e presentano carenze costruttive principalmente legate al trasferimento delle sollecitazioni orizzontali tra elementi strutturali.Spesso le connessioni tra travi e pilastri e tra elementi di copertura prefabbricati e travi sono state affidate all’attrito o a collegamenti spinottati non progettati con criteri anti-sismici. Tali tipologie di connessione, o assenza di connessione, hanno provocato la perdita dell’appoggio e il conseguente crollo degli elementi strutturali, data l’elevata flessibilità delle costruzioni in oggetto che porta a una domanda di spostamento sismica maggiore rispetto a edifici con altezze d’interpiano minori. Tale flessibilità può portare anche all’incompatibilità di spostamento tra elementi strutturali e non strutturali, come ad esempio gli elementi di chiusura perimetrali, e provocarne la caduta.
Il presente articolo prende in esame le vulnerabilità sismiche riscontrate nello scorso terremoto in edifici prefabbricati industriali e i relativi interventi di messa in sicurezza e di riduzione della vulnerabilità.
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