V. 2 N. 1 (2024)
Articoli

Note sulla editoria del fumetto nel nuovo Millennio

Pubblicato 26-08-2024

Parole chiave

  • storia,
  • editoria,
  • fumetto

Abstract

Will Eisner nel 1978 pubblicò Contratto con Dio (A Contract with God, and Other Tenement Stories, New York: Baronet Books) e raccontò combinando magistralmente con segno e parole, le abitudini e i costumi del quartiere dove era vissuto, arricchendo la narrazione di significativi elementi autobiografici: potenti storie che si districavano nelle ‘realtà’ umane di un condominio popolare del Bronx newyorkese, e in stretta relazione con l’ebraicità dell’autore. In quell’occasione usò per la prima volta la dicitura A graphic novel per la propria opera. Traendo il termine dalla letteratura, lo legittimò e lo diffuse con una storia che raffigurava vita e realtà. Così facendo, tra la fine degli anni Settanta e degli anni Ottanta, il fumetto cambiò rotta con difficoltà, ma con grande consapevolezza. A quella stagione si legano opere non meno importanti di Contratto con Dio come, per esempio, Maus (1980) di Art Spiegelman. «Fino a quel momento la tangibile concretezza dell’esistenza, in linea di massima (e solo in linea di massima), era stata elusa: le nuvole parlanti non avevano quasi mai superato le soglie del comico, dell’azione, dell’avventura». Nel misurarsi con la vita, la realtà, le emozioni e i sentimenti degli esseri umani al pari della letteratura, del cinema, del teatro, solo e soltanto metaforicamente, il fumetto conquistò la maturità e il linguaggio raggiunse una compiuta dimensione poetica che non gli era mai stata riconosciuta.
Nel Nuovo Millennio in Italia la lenta ma solida affermazione del graphic novel è coincisa con l’adozione del formato libro che consentì, e consente, la penetrazione nelle librerie. Nel medesimo tempo è mutato il modo di lavorare utilizzando software sempre più sofisticati, l’affermazione di nuovi autori, l’attivazione di canali nuovi di distribuzione in rete e la vendita di versioni digitali e, in definitiva, la nascita di case editrici che hanno messo, e mettono in crisi, le tradizionali che erano prevalentemente distribuite nelle edicole. Così oggi le nuove pubblicano graphic novel distribuiti in libreria, nelle numerose fiere, o tramite Amazon, o venduti direttamente online; le case editrici storiche cercano di adeguarsi ai tempi nuovi approdando a loro volta in libreria con collane dove pure si affaccia il graphic novel; le grandi case editrici (Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli, Giunti…) assorbono piccoli editori moderni avviando nuove collane di fumetti, inseriscono il graphic novel nelle collezioni più moderne accanto a saggi e romanzi. A noi sembra che il rivoluzionario cambiamento in corso nel fumetto, allo stesso tempo avanguardia culturale e prodotto popolare, investa i diversi settori editoriali e di comunicazione che devono essere analizzati e compresi.