Caratteristiche della domanda di Assistenza Domiciliare e Residenziale ASL CN2 Alba-Bra. Gen.2024– Set.2025

Autori

  • Mirko Panico Distretto 1. ASLCN2 Alba-Bra
  • Annamaria Gianti Distretto 2. ASL CN2 Alba-Bra

DOI:

https://doi.org/10.14672/bepsp2025163-179

Abstract

Il presente report analizza le caratteristiche della domanda di assistenza alla prima valutazione dei pazienti che necessitano di interventi in ambito domiciliare e residenziale della ASL CN2-Alba-Bra, nel periodo tra gennaio 2024 e settembre 2025. Pertanto il report è articolato in due sezioni: la prima descrive la domanda di assistenza alla prima valutazione in Assistenza Domiciliare; mentre la seconda descrive la domanda alla prima valutazione in Assistenza Residenziale.
Assistenza Domiciliare: delle 18.470 prime valutazioni, effettuate nell’assistenza domiciliare, la quota maggiore riguarda l’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP), pari al 41,3% dei casi, seguita dal Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) (36,0%), dall’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) (20,9%) e dalle Cure Palliative domiciliari (1,5%). Le Cure di riabilitazione di Recupero e Rieducazione Funzionale (RRF) rappresentano lo 0,3%. Gli assistiti presentano tipicamente età avanzata, multimorbilità e frequente compromissione cognitiva o comportamentale. Nell’ADP (7.627 valutazioni), quasi il 90% degli utenti ha almeno 75 anni, con una netta prevalenza femminile (68,7%). Oltre la metà manifesta disturbi cognitivi moderati o gravi, e il profilo clinico è dominato da condizioni cronico-degenerative. L’ADI (3.863 valutazioni) coinvolge un’utenza simile: gli ultra 75enni sono circa il 71%. I tempi di attivazione rimangono molto rapidi, pur con un lieve rallentamento nel 2025. Il setting RRF (48 casi) include prevalentemente pazienti con fratture, artropatie o esiti neurologici; seppur numericamente contenuti, richiedono interventi riabilitativi intensivi.
Assistenza Residenziale: dalle 2.579 prime visite, emerge la netta prevalenza dell’Assistenza Residenziale Temporanea Sanitaria (CAVS), che rappresenta oltre quattro quinti dei casi (81,7%), confermandosi come principale risposta ai bisogni post-acuti e di transizione ospedale-territorio. Le altre forme di assistenza – residenziale ordinaria (11,4%), residenziale temporanea non sanitaria (6,4%) e semi-residenziale (0,5%) – mostrano un peso minore e in lieve contrazione nel periodo osservato. Il profilo degli utenti è prevalentemente geriatrico e fragile, con alta incidenza di compromissione funzionale e cognitiva, e una forte componente di motivazioni sociali o familiari nei percorsi non sanitari.

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Pubblicato

23-12-2025