Un ethos compassionevole. La sofferenza come linguaggio, l’ascolto come politica

Autori

  • Didier Fassin

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2006148%25p

Parole chiave:

sofferenza sociale, ethos compassionevole, violenza, disuguaglianze sociali, ascolto

Abstract

Questo articolo esplora l'emergere di un “ethos compassionevole” nel discorso politico contemporaneo, sottolineando un'estrema sensibilità alla sofferenza e una predisposizione unica all'ascolto. L'articolo sostiene che, invece di concentrarsi sulle istituzioni politiche, dovremmo comprendere la politica in termini di ethos, un sistema culturalmente standardizzato di emozioni e valori. Questa prospettiva rivela i registri emotivi impliciti e i sistemi di valori che costituiscono l'essenza della politica. Osserva che la sofferenza è passata da una sfera privata a una pubblica, facilitando l'espressione delle disuguaglianze sociali e della violenza. Questo passaggio ha anche legittimato l'etica compassionevole, in particolare nell'affrontare i problemi dei gruppi emarginati come i poveri e gli immigrati. L'articolo si conclude con una riflessione sul potenziale declino di questo ethos a favore di una logica securitaria, evidenziando la perdurante tensione tra compassione e repressione nelle risposte della società alla sofferenza e alla devianza.

 

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Pubblicato

2024-06-11

Fascicolo

Sezione

Articoli