Pubblicato 17-05-2023
Copyright (c) 2023 Federica Formiga
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0.
Abstract
Decidere di dare vita a una nuova rivista scientifica comporta una precisa assunzione di responsabilità soprattutto in una fase storica dove si assiste a una considerevole proliferazione di testate specialistiche nei vari settori della conoscenza. Nonostante il mondo dell’editoria e, più in generale, della cultura libraria sia spesso oggetto di incontri e confronti mancava nel panorama italiano, e non solo, un nuovo periodico che potesse valutare, in modo accurato e scevro da qualsiasi condizionamento, ciò che sta accadendo al mondo del libro, che fosse lo spazio per analizzare i nuovi e moderni approcci metodologici adottati in editoria in relazione agli obiettivi più o meno ambiziosi da raggiungere.
Da qui l’idea di avviare una rivista in formato open access che potesse sedimentare nel tempo le riflessioni sui numeri e sui dati, spesso esclusivamente letti quasi solo in rapporto al contingente. Il progetto era di un nuovo periodico all’interno del quale discutere aspetti diversi e tra loro integrati sulla produzione, sulla distribuzione, sulla comunicazione del libro nei diversi ambiti, con una particolare attenzione ai meccanismi che contribuiscono a portare il libro verso il lettore e ai modelli costruiti dai rapporti tra promotori, distributori, uomini di marketing, bibliotecari, librai: sempre più protagonisti di rapidi cambiamenti e generatori di nuove richieste. L’intento è quello di riflettere su tutto ciò, valutando anche i dati non nella loro immediatezza, ma nel medio/lungo periodo; ragionare se e come siano avvenuti i cambiamenti; invitare i protagonisti a raccontare come si muovano, scelgano e decidano dopo che un testo di un autore sia entrato nel programma culturale di una casa editrice.