Pubblicato 11-02-2025
Parole chiave
- Podcast, Informazione, Internazionale; Notizie; Pandemia; Publishing market; Covid-19 effects; Italy; La Sapienza; Communication; Social Network; Spotify.
Copyright (c) 2025 Anna Delaini
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Abstract
Nell’ultimo anno il podcast come strumento di conoscenza, intrattenimento, compagnia è diventato una delle forme più utilizzate nella narrazione quotidiana. In particolare la consapevolezza dell’esistenza di tale supporto narrativo è aumentata, tanto che la percentuale di chi non ne fa uso per mancata conoscenza è diminuita dell’8%1. Quella di chi ne fa uso invece è aumentata notevolmente rispetto al 2022: secondo gli studi si arriva a quasi un milione di ascoltatori in più2: per un totale complessivo di sedici milioni di ascoltatori nel 2023. Si conta una quasi equanime distribuzione tra uomini e donne, anche se queste ultime hanno recuperato interesse soprattutto negli ultimi due anni. Non ultima la pandemia, diverse sono le cause che hanno portato a questo approfondimento acustico della realtà, in una spirale di necessità di compagnia in connubio con l’avanzare della tecnologia. Sebbene in Italia sia un fenomeno recente, da un punto di vista internazionale è dal 2005 con la nascita dell’Ipod (da cui il termine podcast) che si è iniziato ad abbozzare contenuti simili, fino a Serial, il primo podcast strutturato come una serie tv, che ha raggiunto i 250 milioni di ascolti già nel 20183.
Da un punto di vista creativo e specialistico il mezzo podcast offre infinite possibilità, mentre da quello dell’informazione si riscontrano alcune riserve. Il rischio infatti della grande quantità di prodotti audio homemade è un moltiplicarsi delle fonti, anche non certificate, riguardanti informazioni sul mondo e argomenti a volte delicati. Eppure, negli Stati Uniti sono quasi dieci anni che il mezzo podcast si è stabilizzato come medium giornalistico: The Daily e Up First vengono ascoltati quotidianamente da quel 29% della popolazione adulta che dichiara di usare i podcast per informarsi4. Dalla pandemia di Covid-19 questa abitudine si è sviluppata in tutto il mondo, contribuendo alla rapida dissoluzione del mezzo cartaceo a fronte del maneggevole e intimo smartphone. Nel 2023, paesi come il Brasile, la Cina e il Marocco contavano nei podcast più ascoltati nel mese di agosto quelli di informazione nazionale, permettendo di superare lacune mediatiche e censure.
Grazie alla tesi di Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale de La Sapienza da me svolta e discussa a gennaio 2024, ho potuto constatare che il nuovo mezzo d'informazione si è consolidato con la stessa velocità anche in Italia. Se si considera che ad oggi il 43% degli italiani ascolta podcast per informarsi5, si comprende facilmente la necessità di creare un prodotto adatto alle orecchie e ai mezzi social del momento. Nello studio ho voluto compiere un’analisi dello sviluppo dei podcast di informazione nel mondo e in Italia, confrontando le tendenze d'ascolto in 17 paesi e approfondendo il mercato dei podcast giornalistici in Italia. Per concludere, ho portato l’esempio del podcast Il Mondo, nella sua registrazione e creazione quotidiana, reso possibile dal tirocinio svolto presso la redazione di Internazionale. L'articolo vuole essere un riassunto di tale ricerca.
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2https://blog.audible.it/dati-ascolto-podcast
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3https://en.wikipedia.org/wiki/Serial_(podcast)
4 Pew Research Center, pewresearch.org/journalism/2023/04/18/podcasts-as-a-source-of-news-and-information/, 18
aprile 2023.